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LA RIPARTENZA DI LINDA GUIZZETTI


Quando sei in gara non è consentita una ripartenza, a meno che non ci sia una falsa partenza.

Eppure in questo preciso momento storico gli atleti di ogni nazione e livello stanno vivendo l’opportunità di ripartire, impostando altri obiettivi e sperimentando una nuova normalità.

Proprio come Linda Guizzetti, l’ostacolista bresciana del Cus Pro Patria Milano che ha giusto fatto in tempo a vincere il titolo di italiano assoluto indoor con un personale di 8”26 nei 60 ostacoli femminili prima di vedere cancellate le altre competizioni.

“Sono arrivata agli Assoluti Italiani con una gran voglia di riscatto personale, sentivo la necessità di fare di più rispetto all'argento dei Campionati Italiani Indoor Under 23 che mi aveva lasciato l’amaro in bocca”.


E così è stato, nonostante l’assenza della super favorita Luminosa Bogliolo, Linda ha sfoderato il suo carattere e messo in campo tutte le sue energie per raggiungere il grado più alto del podio. ”Sentivo di essere in gran forma, ho lottato fino all'ultimo ostacolo e con enorme soddisfazione ho ottenuto il mio personale e la medaglia d’oro!”.

Un ultimo titolo di tutto rispetto per lei prima di vivere il lockdown che ha paralizzato un mondo intero e ha determinato una revisione globale delle proprie priorità e aspettative. E come ha vissuto la Guizzetti questo momento? “Ammetto lo shock iniziale, mi sono sentita destabilizzata e ho avuto immediatamente la percezione che il lavoro che fino a quel momento avevo impostato per affrontare le più grandi competizioni in calendario era vanificato”.

Ma come avviene in ogni processo di cambiamento, alla sorpresa e frustrazione iniziale segue la fase di decisione e integrazione, e per una giovane atleta questo vuol dire rimboccarsi le maniche e trovare una nuova routine. “Da subito ho compreso la gravità della situazione e la più che giusta necessità della chiusura dei campi. Questa situazione necessitava di un riadattamento, di trovare una nuova normalità sportiva. Non più la pista ma il vialetto di casa, per mantenere la tecnica del salto le sedie sono diventate i miei nuovi ostacoli, due allenamenti al giorno in cui ho deciso di focalizzarmi su esercizi specifici per i piedi, mobilità, core e stretching che solitamente eseguo con minor frequenza”.


Riadattarsi è stato un imperativo, ho trovato la mia nuova normalità da atleta accettando le sfide imposte dall'emergenza.

E se Linda non ha abbassato la guardia lo deve non solo alla sua tenacia e forma mentis da atleta ma anche al suo allenatore Giorgio Ripamonti che ha mantenuto un continuo rapporto con lei e i suoi compagni. E se vi state domandando se anche loro hanno fatto sedute di allenamento su Zoom “Certo, non sono mancate anche quelle! Motivarsi a vicenda, seppure in video-chiamata, è una grande fortuna che condivido con i miei compagni di allenamento che sono la mia seconda famiglia”.

Ormai da qualche giorno gli impianti sportivi sono stati riaperti, la ripartenza è diventata realtà e per Linda “È stato tutto molto graduale: dopo diversi mesi senza toccare la pista abbiamo deciso di procedere con calma e senza fretta. Ho messo le chiodate e saltato il primo ostacolo solo dopo alcune sedute di allenamento e la gioia è stata indescrivibile. Ora sì, non vedo l’ora di tornare a gareggiare con le dovute precauzioni e puntare a nuovi traguardi, sfidare me stessa e continuare a migliorarmi come solo l’atletica leggera riesce a fare”.




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