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ALESSIA BALDINI

Aggiornamento: 29 mag 2020


In casa ha sempre respirato “aria di atletica” ma non ha mai subito alcun pressing per scendere in pista.

Semplicemente, dopo aver praticato differenti sport, ha scelto di voler provare anche lei quella sensazione di libertà che ha sentito nei racconti dei suoi genitori e visto sui loro volti.


Alessia Baldini, la diciottenne quattrocentista, è certamente figlia d’arte ma vuole percorre con determinazione e senza sconti la sua strada verso i suoi personali traguardi. “Avevo nove anni e le gare campestri mi divertivano, poi ho provato il salto in lungo di cui ho vinto un Campionato italiano studentesco - e che rimane la mia specialità del cuore - ma è stato sui 300 mt che è scoccata la scintilla che è diventata fiamma sui 400 mt”.


È stata una progressione naturale quella di Alessia che quando ha comunicato di aver trovato la sua disciplina sportiva ha reso felici mamma Virna e papà Stefano che hanno saggiamente scelto di rimanere sugli spalti o al massimo a bordo campo.

Sì, perché l’anno scorso Alessia ha vissuto una sorta di blocco: non riusciva a migliorarsi e di conseguenza a divertirsi indossando i chiodi, ecco allora che per superare questo momento e ritrovare la giusta motivazione ha scelto di avere a bordo pista un nuovo allenatore.

“Avere la propria mamma come coach per propria scelta è insolito, lo so. Ammetto che all'inizio è stato alquanto strano ma da subito la grande sintonia che abbiamo ci ha permesso e ci sta permettendo di lavorare bene e con obiettivi concreti. Tutto questo ha reso possibile il mio ritorno con un sorriso ritrovato!”.


L’ultimo in ordine di tempo è stato nella trasferta di Magglingen durante la quale ha messo alla prova sé stessa “ho sperimentato il gareggiare in due giorni consecutivi sulla stessa distanza, ho provato emozioni positive e anche se non è arrivato il risultato è stata una trasferta divertente dall'energia unica”.


E quindi nell'attesa della nuova stagione outdoor, che come lei stessa ammette è la sua preferita, tra un gesto scaramantico e un ricordo d’infanzia, continua a lavorare giorno dopo giorno, con l’obiettivo di potersi migliorare e poi chissà, magari togliersi qualche piccola grande soddisfazione.


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